Istrionika è esaurita perché ha scoperto
che le parole non basteranno mai a cambiare questo Paese e che i fatti non sono
poi così determinanti.
E
allora, un giorno, ha detto basta: a che serve leggere Ignazio Silone se poi arriva la
James che distrugge gli ultimi residui di una civiltà (già provata dal costante
scassamento della De Filippi e della D’Urso) a suon di sfumature, cinquanta per
la precisione?
Così
Istrionika ha ceduto, ha preso la sua Cinquecento rosa
shocking è si fiondata in libreria. Ha acquistato tutte le copie che ha
trovato delle suddette sfumature, si è chiusa in casa e ha dato loro fuoco, una
per una, gridando “Questa è Istrionika!”.
Nella foga, però, ha gettato nel rogo
anche le uniche copie autografate che possedeva della saga di Harry Potter. Accortasi
dell’errore, ha provato a recuperarle ma non c’è stato nulla da fare. Il trauma
è stato talmente forte che, da quel momento, Istrionika non è stata più
Istrionika. Ha cominciato a essere Mirtilla Malcontenta e poi Dolores Umbridge
e poi Bellatrix Lestrange, tre donne che hanno poca dimestichezza con il mondo
reale. Ma tant’è. Una e trina. Che c’è di male, direte voi: nulla. Le succitate
individue, però, si alternano con una costanza e con una violenza, e con
caratteri talmente diversi nel corpo della povera Istrionika che stanno completamente
lacerando la sua personalità. E non è tutto: perché le tre individue hanno
sviluppato un’insana passione per il sesso e la politica. Così, una crede di
essere una nostalgica partigiana, un’altra una leghista della prima ora e
l’ultima una fan-renzina. Una tragedia, insomma: chiamate l’esorcista.
Grazie
a Dio è arrivato il dottor S.: «Elementare, Istrionika, lei è multipolare,
affetta da un disturbo della personalità che... In poche parole: è mentalmente
disturbata. Non ne faccia un dramma. Le prescrivo una cura. Ecco qua. Scriva,
Istrionika, scriva… Muhahahahaha!».
E, da allora, Istrionika scrive, anche se raramente riesce a emergere nei suoi appunti sconclusionati. A forza di comprare quaderni e penne, però, Istrionika rischiava di restare povera e sepolta in casa. Per fortuna c’è il web.
E, da allora, Istrionika scrive, anche se raramente riesce a emergere nei suoi appunti sconclusionati. A forza di comprare quaderni e penne, però, Istrionika rischiava di restare povera e sepolta in casa. Per fortuna c’è il web.